La commissione  parlamentare per le Libertà civili, Giustizia e Affari interni (LIBE)  si sarebbe dovuta riunione mercoledì 24 aprile per discutere i 3133  emendamenti di compromesso alla proposta di Regolamento generale sulla  protezione dei dati personali, ma la riunione è stata rimandata, con  molta probabilità, alla fine del mese.
La mole di emendamenti presentati  alla proposta di Regolamento ha causato ritardi tecnici che, a loro  volta, hanno portato allo slittamento della riunione. A questo punto, si  prevede che anche il voto in commissione LIBE, inizialmente previsto  per il 29 maggio, venga posticipato al 19/20 giugno.
Ricordiamo che il consiglio  Giustizia e Affari interni (GAI) si riunirà il 6 giugno e, entro quella  data, auspica di aver trovato un accordo di massima, a livello politico,  su un documento recentemente prodotto e focalizzato solo su 4 capitoli  dell’intera proposta di Regolamento, in cui rientrerebbe anche la  questione delle “sanzioni” e del “consenso”. Le posizioni, tuttavia, in  Consiglio, rimangono ancora molto distanti.
Più ottimista appare invece la  Commissione europea, che auspica si raggiunga un accordo di massima su  un volume importante di principi del Regolamento entro la fine della  Presidenza irlandese, per poi avviare i lavori “a tre” sui dettagli  tecnici in seno alla Presidenza lituana. 
Fonte Confindustria