Verifiche sulle misure di sicurezza adottate dai soggetti che hanno subito violazioni alle loro banche dati ("data breach"). Nelle scorse settimane l'Autorità ha varato il piano ispettivo per il primo semestre 2016 che prevede nuovi ambiti di intervento [doc. web n. 4807706].
Le ispezioni riguarderanno la verifica dell'obbligo di notificazione; il rispetto delle norme sull'informativa e il consenso; l'adozione delle misure di sicurezza a protezione dei dati sensibili trattati da soggetti pubblici e privati. I settori che verranno interessati nei prossimi mesi sono invece: i Caf (con l’attività legata alla trasmissione on line del 730 precompilato), società di recupero crediti, agenzie per la ricerca di personale oltre quelli indicati dalle segnalazioni dei cittadini, ai quali si aggiungono i trattamenti di dati svolti nell'ambito del dossier sanitario; dell’ investigazione privata, del trasferimento dei dati negli Usa delle multinazionali.
L'attività ispettiva verrà svolta anche in collaborazione con il Nucleo speciale privacy della Guardia di finanza con il quale proprio di recente è stato firmato il nuovo protocollo di intesa per rafforzare la collaborazione.
Le verifiche svolte nel 2015 ha segnato un significativo incremento dell'attività sanzionatoria del Garante, infatti, le sanzioni contestate, circa 1700, hanno segnato un aumento di oltre il 190 per cento rispetto all'anno precedente, mentre le sanzioni già riscosse dall'erario sono state pari a 3 milioni e 500 mila euro ed hanno riguardato numerosi e delicati settori, sia nell'ambito pubblico che privato.
In riferimento al settore privato le ispezioni si sono rivolte principalmente ai trattamenti di dati effettuati da software house che forniscono servizi di supporto all'attività della polizia giudiziaria e alla magistratura; alla geolocalizzazione dei dipendenti; al marketing telefonico svolto dai call center (anche operanti all'estero); agli istituti bancari; alla conservazione dei dati TLC e Internet; al trasferimento di dati verso Paesi extra Ue; alle strutture alberghiere e ai centri fitness e alle Centrali Rischi. Per quanto riguarda il settore pubblico l'attività di verifica si è concentrata particolarmente sul sistema della fiscalità, con speciale riguardo alle misure di sicurezza e al sistema degli audit, e sulla sanità elettronica, dal fascicolo sanitario elettronico al dossier sanitario alle prenotazioni di prestazioni on line.
Il bilancio traccia un quadro negativo con persistenti elementi di criticità nel trattamento dei dati delle persone; insufficiente informazione agli utenti sull'uso dei dati personali, sia da parte di Pa che delle aziende (223 violazioni riscontrate); la mancata adozione delle misure di sicurezza; tempi eccessivi di conservazione dei dati di traffico telefonico e telematico.
Diversi anche i procedimenti sanzionatori per omessa notificazione al Garante con riferimento a trattamenti di particolare delicatezza e le sanzioni per non aver risposto alle richieste di informazione e documentazione del Garante.
Per quanto riguarda, invece, le violazioni penali, le segnalazioni inviate alla magistratura hanno riguardato soprattutto casi di mancata adozione delle misure minime di sicurezza e violazioni connesse al controllo a distanza dei lavoratori.
Un capitolo a parte merita l'azione svolta dalla Guardia di finanza nell'ambito di una complessa indagine antiriciclaggio che ha visto coinvolte alcune società operanti nel settore del trasferimento di denaro (money transfer) e ha portato a 1.172 sanzioni contestate. Dagli accertamenti è emerso che tali società avevano utilizzato illecitamente i dati di centinaia di persone o clienti ignari per frazionare fittiziamente il trasferimento all'estero di ingenti somme di denaro ed eludere così i limiti che impongono agli operatori la segnalazione di transazioni al di sopra di certe soglie.
FONTE GARANTE PRIVACY