"L'indagine sulla cosiddetta Internet delle Cose (IoT) ha rivelato che le società del settore non hanno ancora posto sufficiente attenzione alla protezione dei dati personali, con il rischio, peraltro, di generare sfiducia nei consumatori. Alcune aziende, ad esempio, non si rendono conto che non solo il nome e il cognome, ma anche i dettagli sul consumo elettrico di una persona o i suoi stessi parametri vitali, sono dati personali da proteggere. Così come non è ancora sufficientemente garantita neppure la possibilità per i consumatori di cancellare i dati raccolti da questi dispositivi. .." così ha parlato Antonello Soro, Presidente del Garante per la protezione dei dati personali.
Infatti, dall’analisi a tappeto ("sweep") avviata lo scorso maggio dalle Autorità per la protezione dei dati personali appartenenti al Global Privacy Enforcement Network (GPEN), di cui fa parte anche il Garante italiano, per verificare il rispetto della privacy nell'Internet delle cose (IoT), è emerso che su oltre trecento dispositivi elettronici connessi a Internet più del 60% non ha superato l'esame dei Garanti della privacy di 26 Paesi.
I riscontri raccolti dagli esperti delle Autorità, su apparecchi delle principali società del settore, hanno fatto emergere, a livello globale, gravi carenze nella tutela della privacy degli utenti:
• il 59% degli apparecchi non offre informazioni adeguate su come i dati personali degli interessati sono raccolti, utilizzati e comunicati a terzi;
• il 68% non fornisce appropriate informazioni sulle modalità di conservazione dei dati;
• il 72% non spiega agli utenti come cancellare i dati dal dispositivo;
• il 38% non garantisce semplici modalità di contatto ai clienti che desiderano chiarimenti in merito al rispetto della propria privacy.
Alcuni dispositivi analizzati hanno presentato anche problemi sulla sicurezza dei dati, ad esempio trasmettendo "in chiaro” al medico curante informazioni relative alla salute degli utenti.
Leggermente migliori i risultati delle analisi condotte dal Garante italiano sul rispetto della privacy da parte di alcune delle principali società nazionali che offrono prodotti nel settore della domotica:
• solo il 10% non fornisce agli utenti alcuna informazione su come i loro dati personali sono raccolti, utilizzati e comunicati a terzi.
• il 20% non fornisce appropriate informazioni sulle modalità di conservazione dei dati;
• il 30% non garantisce semplici modalità di contatto ai clienti che desiderano chiarimenti in merito al rispetto della propria privacy;
• il 90% non spiega agli utenti come cancellare i propri dati dal dispositivo.
FONTE GARANTE PRIVACY