La collaborazione tra il Responsabile della Protezione dei Dati (DPO) e l'Organismo di Vigilanza (OdV) è fondamentale per assicurare la compliance aziendale rispetto al D.lgs. 231/01 e al GDPR. Un approccio integrato e informato è vitale per prevenire i reati presupposto e garantire la protezione dei dati.
Elencazione dei Reati Presupposto e Strategie di Gestione:
Reati Ambientali (D.lgs 231/2001, art. 25-undecies): Il ciclo di vita dell'hardware, inclusa la dismissione sicura, richiede attenzione per le implicazioni ambientali e di protezione dei dati.
- Delitti in Materia di Violazione del Diritto d'Autore (Legge n.633/1941, art. 171-bis, comma 1): La gestione delle licenze software, inclusi i dispositivi BYOD, incide sulla sicurezza e conformità dei dati.
- Delitti Contro la Personalità Individuale (D.lgs. 231/2001, art. 25-quinquies): Controlli sull'accesso a intranet e sulla navigazione internet per garantire la sicurezza e la privacy.
- Reati Societari (D.lgs. 231/2001, art. 25-ter): La gestione di informazioni privilegiate e la prevenzione dell'aggiotaggio richiedono una stretta cooperazione per la protezione dei dati personali.
- Violazione delle Norme sulla Sicurezza sul Lavoro (D.lgs. 231/2001, art. 25-septies): La gestione dei dati relativi a infortuni e malattie professionali necessita di compliance sia in ambito di sicurezza che di privacy.
- Impiego di Cittadini di Paesi Terzi Irregolari (D.lgs. 231/2001, art. 25-duodecies): Verifica della conformità nel trattamento dei dati personali dei lavoratori non UE.
- Delitti Informatici e Trattamento Illecito di Dati (D.lgs. 231/2001, art. 24-bis): La prevenzione dei reati informatici richiede misure tecniche e organizzative per la sicurezza dei dati.
Conclusioni.
L'efficace collaborazione tra DPO e OdV è cruciale per una compliance integrata, che assicura non solo la conformità normativa ma anche la protezione e la sicurezza dei dati aziendali e personali. Questa sinergia è il fondamento per una gestione aziendale etica e responsabile.