Una persona ha diritto di avere la videocassetta del suo intervento chirurgico. Lo ha stabilito l'Autorità Garante della Privacy che ha dato ragione ad una paziente che aveva avanzato invano richiesta ad una casa di cura di ricevere in forma intelligibile i dati che la riguardavano e quindi una copia della registrazione video dell'intervento al quale era stata sottoposta ("videolaparoscopia"). La casa di cura si era opposta alla richiesta sostenendo che, essendo la riproduzione audiovisiva di un intervento chirurgico meramente facoltativa per la struttura sanitaria, la pretesa della ricorrente di ottenerne una copia sarebbe stata "arbitraria, oltre che illegittima". Inoltre, la casa di cura aveva aggiunto che, essendo stati registrati interventi chirurgici eseguiti anche su altri pazienti, la consegna della cassetta avrebbe violato la riservatezza di questi ultimi.
L'Autorità ha ribadito invece il diritto della paziente ad accedere a tutti i dati che la riguardano, in qualunque documento, supporto, anche visivo, o archivio essi siano contenuti o registrati e ha sottolineato che la presenza di dati relativi a terzi non fa venire meno tale diritto, potendosi agevolmente provvedere alla loro cancellazione.
Il Garante quindi ha ordinato alla casa di cura di comunicare alla paziente i dati personali che la riguardano, e ha ordinato la parziale liquidazione a suo favore dell'ammontare delle spese per il procedimento.
Fonte Garante Privacy