Un regolamento ad hoc in attesa del codice deontologico.
Un regolamento interno per l'uso da parte dei lavoratori di internet ed e-mail aziendale. Con l'esplicito divieto di utilizzo degli elaboratori per fini privati e l'avviso che il datore di lavoro si riserva controlli mirati a scoprire utilizzi scorretti. È questa la soluzione provvisoria per disciplinare la privacy dei lavoratori indicata da Giuseppe Chiaravalloti, componente del garante della privacy, in attesa del varo del codice deontologico da parte dell'autorità.
Mentre è già pronto ed è atteso per inizio dicembre 2006 un primo provvedimento generale su privacy e rapporti di lavoro. Se ne è parlato al convegno del 27 dicembre 2006 «Tutela della privacy e nuove tecnologie» organizzato dalla Confindustria di Genova.
Torna a essere attuale il documento elaborato da Confindustria nel lontano 2001 e che tratta dell'uso della posta elettronica e delle connessioni a internet nei luoghi di lavoro.
Sul punto va osservato innanzitutto che il regolamento rappresenta una disciplina disposta unilateralmente dall'impresa, in grado di garantire l'osservanza di un adempimento imposto dal codice della privacy e cioè la preventiva informativa al lavoratore.
Fonte Italia Oggi - Microsoft
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