Alitalia ha richiesto di poter avere accesso ai dati sanitari dei piloti acquisiti in fase di rilascio delle licenze aereonautiche per l'aviazione civile allo scopo di implementare e perfezionare l'attività di sorveglianza sanitaria sui piloti e i relativi giudizi di idoneità. Il Garante, dopo aver esaminato la questione, ha stabilito che il Ministero della salute ed Enac potranno comunicare al medico della compagnia aerea tali dati, ma solo dopo l’ integrazione del regolamento sui dati sensibili già adottato da tali soggetti.
L'Autorità ha riconosciuto l'importanza di tale scambio di dati finalizzata a preservare la salute e l'incolumità fisica di piloti, passeggeri e collettività attraverso una più efficiente attività di sorveglianza sanitaria in base ai giudizi di idoneità al volo,ma ha ritenuto che la disciplina di settore non consenta, allo stato, un flusso di dati sanitari dei piloti dagli organismi competenti in favore del medico operante presso i vettori aerei o la consultazione da parte dello stesso delle medesime informazioni eventualmente disponibili in banche dati.
Esaminata la normativa anche internazionale sulla sicurezza del traffico e del trasporto aereo, coinvolgendo anche l'Enac e l'Aereonautica Militare, il Garante ha dunque stabilito che tale flusso di informazioni deve essere disciplinato introducendo, nei regolamenti sul trattamento dei dati sensibili e giudiziari già adottati dai soggetti pubblici coinvolti, specifiche norme che prevedano espressamente la comunicazione dei dati sanitari dei piloti, in coerenza con quanto stabilito dal Codice privacy (art. 20, comma 2).
Il Garante potrà esprimere le valutazioni di competenza sulle disposizioni regolamentari in occasione del parere conforme che dovrà adottare ai sensi del Codice. Una volta integrati i regolamenti, il medico competente del vettore potrà trattare i dati sanitari nei limiti fissati dall'autorizzazione del Garante n. 1/2014 in materia di lavoro.
FONTE GARANTE PRIVACY