DOMANDA L'Azienda mi ha affidato un telefono cellulare di servizio informandomi verbalmente di non eccedere con le telefonate personali. Dopo 3 anni di utilizzo del cellulare, ora mi chiede conto delle telefonate effettuate nel 4° bimestre 2003...perché risultano eccessive, chiedendomi di indicare sul tabulato delle telefonate, cumulate in € per ogni numero chiamato e secretate nelle ultime 3 cifre, quali sono quelle che sono state fatte ad uso personale. Devo indicarle (quelle che riesco a ricordare...), é legale la procedura? NB se l'azienda ci consentisse di usare il cellulare per uso personale, ma con un prefisso da anteporre al numero per pagare la telefonata non di servizio (offerto da VODAFONE), sarei il primo a sottoscrivere e utilizzare questo servizio, ma così com'é, sono solo stato messo in soggezione e sono costretto a girare con 2 cellulari. Grazie per il consiglio che mi offrirete.
Cordiali saluti. Schiavo Sabino. |
RISPOSTA Nel caso prospettato dal dipendente al quale viene chiesta contezza delle telefonate con il cellulare di servizio, trova applicazione più che la legge sulla privacy quella in tema di tutela della libertà e dignità dei lavoratori (L. 300/1970) debitamente interpretata ed adattata al caso concreto. Il D.lgs 196/03 agli artt. 113, 114, 115 prevede le ipotesi di raccolta di dati, di controllo a distanza e telelavoro ma sempre e solo con riferimento alla ricordata legge n. 300/1970.
Avv. Emanuele Lamberti