DOMANDA Attualmente sono un lavoratore a tempo inderetminato e, recentemente ho partecipato ad un concorso pubblico. In detta occasione sono stato notato da una persona che, prontamente, ha riferito il fatto al mio capo ufficio; ciò stà comportando un notevole stress derivante dal fatto che ora in azienda si sa che voglio cambiare lavoro e sono sottoposto a qualcosa che si avvicina al vero e proprio mobbing. Mi chiedevo se il fatto di aver riferito di avermi notato durante un concorso, possa aver violato la mia privacy.
distinti saluti. |
RISPOSTA L’esser notato durante un concorso e, per questo, subire danni è indifferente alla tutela prevista dal codice della privacy che, all’art. 1, individua con estrema chiarezza i limiti della normativa: chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo interessano, ciò presuppone che il dato personale sia contenuto in un elenco, archivio o banca di dati.
Se l’individuazione di un soggetto viene effettuata in forma diversa dal trattamento dei dati personali, la condotta dannosa conseguente verrà tutelata dall’ordinamento in altre forme peculiari alla fattispecie prospettata.
Nel caso di specie, se l’individuazione dell’iscritto al concorso è avvenuta a seguito dell’esame di dati raccolti o di un curriculum, sicuramente la diffusione o la comunicazione del dato non è ammessa se non previo consenso dell’interessato, se, invece, l’individuazione si è realizzata in occasione di “un incontro” per una prova d’esame, non si può ricorrere certo alla tutela della legge sulla privacy.
Avv. Emanuele Lamberti